Costruire il futuro dell’assistenza agli anziani non autosufficienti in Italia: una Proposta per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza

9 Mar ’21 – ConnettereSalute aderisce alla Proposta  “Costruire il futuro dell’assistenza agli anziani non autosufficienti in Italiapresentata dal “Network Non Autosufficienza” che chiede al Governo, avvalendosi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, di avviare il percorso della riforma nazionale dell’assistenza agli anziani non autosufficienti in Italia con un primo pacchetto di azioni necessarie, concepite a partire dall’analisi delle criticità esistenti:

Accedi alla sintesi del documento
Accedi al documento integrale

ConnettereSalute invita tutti i cittadini a farsi portavoce

presso le organizzazioni e le realtà associative cui partecipano

per invitarle ad aderire alla Proposta e a darne segnalazione a

redazione@luoghicura.it

precisando: denominazione dell’organizzazione-associazione; nome, email della persona di riferimento; se possibile il logo;

l’adesione può essere inviata anche a insieme@connetteresalute.it: nell’inviarci i propri dati il mittente accetta esplicitamente che a nostra volta provvederemo a trasmettere le informazioni ricevute al Network Non Autosufficienza.

ConnettereSalute potrà inoltre utilizzare i dati ricevuti per comunicazioni relative alle prossime iniziative promosse sui temi sociosanitari: qualora non si desiderasse ricevere tale corrispondenza si prega di precisarlo nel messaggio inviato



I motivi e i contenuti della proposta in sintesi

Le criticità dell’assistenza agli anziani non autosufficienti in Italia

  • il sottofinanziamento del settore,
  • la frammentazione degli interventi pubblici tra diversi soggetti tra loro non coordinati,
  • l’insufficienza quantitativa e qualitativa dei servizi domiciliari,
  • lo scarso adeguamento dei servizi residenziali ai nuovi bisogni

sono da molti anni al centro del dibattito degli studiosi e degli operatori dei servizi senza riuscire a tradursi in concreti interventi di riforma.

L’occasione per affrontare in modo sistematico queste criticità ed avviare una riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti è offerta oggi dal Piano Nazionale di Ripresa a Resilienza (PNRR) che consentirà all’Italia di accedere ai fondi stanziati dall’Unione Europea per superare l’impatto economico e sociale della pandemia. Sarebbe paradossale che un Piano nato per rispondere alla tragedia della pandemia dimenticasse proprio coloro i quali ne sono stati le principali vittime, cioè gli anziani non autosufficienti.

In realtà, nell’attuale versione del Piano non compare un progetto per il futuro dell’assistenza agli anziani non autosufficienti in Italia. Gli interventi previsti in materia, infatti, sono disseminati tra diverse filiere istituzionali (sociale e sanità) e ricondotti a una pluralità di obiettivi eterogenei, senza mai affrontare la domanda chiave: “quale progetto potrebbe essere utile per gli anziani e le loro famiglie?”.

A questo interrogativo intende rispondere il Network Non Autosufficienza – un gruppo di studiosi e dirigenti di servizi di diversa professionalità che da anni promuove la riflessione sui servizi e le politiche per gli anziani non autosufficienti – con “Una Proposta per il Piano Nazionale di Ripresa a Resilienza. Costruire il futuro dell’assistenza agli anziani non autosufficienti in Italia.

Il documento si propone innanzitutto di ricomporre l’attuale caotica molteplicità di enti, sedi e percorsi differenti

  • promuovendo un sistema di governance della conoscenza per raccogliere, elaborare e diffondere un insieme di conoscenze – coerente e metodologicamente rigoroso – in materia di assistenza agli anziani non autosufficienti, così da costruire un sistema di sapere dedicato;
  • prevedendo ad ogni livello di governo – nazionale, regionale e territoriale – un sistema di governance istituzionale che ricomponga l’insieme di servizi e interventi rivolti alle persone non autosufficienti in un complesso unitario e coordinato di attività e processi;
  • promuovendo l’accesso unico alla rete degli interventi con l’obiettivo di superare la frammentazione degli interventi e di promuovere tra tutti gli operatori del sistema una modalità di approccio condivisa alla non autosufficienza basata sulla care

Il superamento della frammentazione degli interventi e la condivisione, da parte di tutti gli attori in campo, del paradigma della care multidimensionale, che prevede risposte progettate a partire da uno sguardo complessivo sulla condizione dell’anziano, sui suoi molteplici fattori di fragilità, sul suo contesto di vita e di relazione, rappresentano la condizione per una riforma complessiva dei servizi domiciliari, che consenta al nostro Paese di aumentare gradualmente la percentuale di anziani assistiti ai livelli di altre nazioni europee. Tale riforma dovrà essere accompagnata da un sostanzioso investimento che può trovare nei fondi europei il necessario avvio.

Il documento propone infine un piano nazionale per la riqualificazione delle strutture residenziali, mirato ad assicurarne il necessario ammodernamento e a rafforzarne la dotazione infrastrutturale così da migliorare la qualità di vita degli anziani residenti e l’efficacia dell’intervento assistenziale.

La proposta di NNA articola le linee di intervento precisando per ognuna di esse le azioni da intraprendere, le competenze ai diversi livelli istituzionali, il cronoprogramma e i costi, pur sottolineando la flessibilità che deve opportunamente accompagnarne la realizzazione. Ne sottolinea inoltre le ricadute positive in termini di riduzione degli interventi inappropriati, di creazione di nuova occupazione, di maggiore parità di genere (sia in termine di opportunità professionale che di sostegno alle donne nella loro veste di caregiver familiari), di maggiore efficienza della pubblica amministrazione.