Sottoscrivi la Lettera Aperta per la riapertura delle residenze per Disabili e Anziani

7 Lug ’20 – ConnettereSalute ha trasmesso la Lettera aperta al Presidente e all’Assessore al Welfare della Regione Lombardia, firmata da enti ed organizzazioni della società civile, per chiedere la effettiva riapertura delle Residenze per Disabili e Anziani con una tempestiva revisione della DGR 3226/2020, atto che sta producendo gravi disagi per anziani-disabili e per le loro famiglie e sta mettendo a rischio la sopravvivenza di preziose realtà di servizio alla persona.

Scarica la Lettera Aperta con l’elenco delle Organizzazioni che l’hanno sottoscritta

SOTTOSCRIVI SUBITO ANCHE TU, COME SINGOLO CITTADINO, LA LETTERA

(fino a Domenica 19 Luglio 2020):

la spediremo in regione il 20 luglio con l’elenco dei firmatari

7 commenti su “Sottoscrivi la Lettera Aperta per la riapertura delle residenze per Disabili e Anziani”

  1. Buongiorno. Per quanto mi riguarda avete tralasciato la cosa più importante per risolvere una volta per tutte ciò che avete sottolineato. La separazione delle realtà socio-sanitarie (RSA. RSD. Recupero Tossicodipendenti. Ecc.). Fra queste ci sono esigenze completamente diverse che non possono essere accorpate in un unica disposizione. Ad esempio in una RSD ci sono disabili con PEI (Piano educativo individualizzato) dove i rientri in famiglia fanno parte del recupero dell’ospite, per altri ci sono piani individuali dove ci sono esigenze di uscite giornaliere ecc. ecc. Questi oggi ogni volta che un ospite dovrebbe rientrare in struttura sarebbe sottoposto a controlli disumani e con tempi di quarantena enormi e solitari, una disposizione disumana. Questi signori che hanno il potere di decidere non si rendono conto minimamente del danno che recano agli anziani, ai disabili e ai loro genitori.

    1. Buonasera,
      Condivido quanto esposto sulla lettera, se fosse possibile richiedere delle linee guida unificate per tutte le rsa ..la realtà è che ogni direttore sanitario agisce per conto proprio…questo spiega la carneficina in tante rsa, mentre conosco bene realtà con zero decessi, zero contagi…
      Ognuno decide separatamente, non mi sembra giusto…ovviamente sempre a discapito delle persone piu fragili…

      Saluti Roberta

  2. Come sempre le persone più fragili vengono penalizzate in questa società che oramai nn mi appartiene. Vivo da ormai 35 anni la situazione di avere un familiare con problemi psichiatrici e ancora una volta veniamo lasciati soli….

    1. Buonasera Sig.ra Marina,
      Le rispondo in quanto conosco bene questa situazione…mia sorella maggiore dopo lunghi anni di malattia, cure, ricoveri…due anni fa ha deciso di togliersi la vita…seguita da un cps e tutti i giorni centro diurno…anche quell’ultimo giorno…ho chiesto aiuto anche ai servizi sociali…urli ma nessuno ti sente…manca una rete di comunicazione tra questi centri e le famiglie…so bene che qualcosa non ha funzionato…spero che la perdita di mia sorella non sia vana se qualcosa cambia a partire dalla società che non accetta la malattia psichiatrica come tale…una malattia…scusate lo sfogo..
      Buona serata Roberta

  3. E una vergogna non permettere di visitare i propri cari negli ospedali soprattutto nelle case di riposo vergogna vergogna vergogna

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