Riapriamo le Strutture per anziani e disabili

17 Giu ’20 – Siamo particolarmente preoccupati per gli effetti della recente DGR della Regione Lombardia 3226/2020 “ATTO DI INDIRIZZO IN AMBITO SOCIOSANITARIO SUCCESSIVO ALLA “FASE 1” DELL’EMERGENZA EPIDEMIOLOGICA DA COVID”: riteniamo pertanto opportuno manifestare tale preoccupazione al Presidente e all’Assessore al Welfare della Regione Lombardia, richiedendo al contempo la tempestiva revisione dell’atto, mediante una “Lettera Aperta” sottoscritta dal più ampio fronte di rappresentanti della società.

Abbiamo pertanto avviato la richiesta di sottoscrivere la “Lettera Aperta” a: Sindaci e Consiglio Provinciale, Autorità Religiose, Ordini Professionali e delle Società Scientifiche, Rappresentanze dei Datori e dei Lavoratori, Associazioni dei Malati e dei Cittadini.

Lettera aperta al Presidente e all’Assessore al Welfare della Regione Lombardia

Cittadini, operatori sanitari e dei servizi, organizzazioni del lavoro e della società civile chiedono a gran voce la tempestiva revisione della DGR 3226/2020 “ATTO DI INDIRIZZO IN AMBITO SOCIOSANITARIO SUCCESSIVO ALLA “FASE 1” DELL’EMERGENZA EPIDEMIOLOGICA DA COVID” perché:

  • dopo un periodo già molto lungo di blocco delle ammissioni, ritarda ancora pesantemente la possibilità per anziani e disabili, con le loro famiglie, di essere accolti come nuovi ospiti nelle strutture residenziali e nei centri diurni: ciò nonostante queste strutture, superata la fase epidemica più acuta, che avrebbe richiesto le massime misure di isolamento, si siano ora ben attrezzate per prevenire e gestire il rischio di nuovi contagi;
  • impedisce ai famigliari di incontrare i loro cari già ospiti nelle strutture, benché sia oggi possibile realizzare tale incontro in sicurezza;
  • mantiene in condizioni di confinamento persone giovani e adulte ospiti di strutture comunitarie della disabilità, delle dipendenze, della salute mentale, della neuropsichiatria, dei minori (impropriamente equiparate alle RSA ed alle RSD) che proprio nella relazione con la realtà circostante compiono il loro percorso di autonomia;
  • impone alle strutture per anziani e disabili obblighi difficilmente realizzabili nella pratica, peraltro senza prevedere alcun corrispondente supporto economico.

Tutto ciò da un lato causa gravi disagi per anziani e disabili in difficoltà e per le loro famiglie; dall’altro, mette a rischio la sopravvivenza di preziose realtà di servizio alla persona, capillarmente presenti nel territorio bresciano e regionale, per lo più senza scopo di lucro e frutto della secolare solidarietà delle comunità locali.

I firmatari chiedono pertanto che venga tempestivamente adottata la revisione della DGR 3226/2020 introducendo in modo chiaro, semplice e inequivocabile i seguenti aspetti:

  • la persona candidata ad essere accolta nella struttura per anziani o disabili viene ammessa a seguito del solo riscontro di due tamponi negativi effettuati nei due giorni antecedenti il ricovero; la struttura accoglie la persona mantenendola in isolamento per 14 giorni dopodiché effettua un ulteriore tampone di controllo; se quest’ultimo si conferma negativo la persona esce dall’isolamento;
  • le visite dei familiari nelle residenze per anziani e disabili sono consentite da subito, a condizione che la struttura metta in atto le misure preventive indicate dall’ISS;
  • sia consentita l’uscita degli ospiti dalle strutture residenziali secondo i criteri di sicurezza individuati dal gestore nel rispetto delle normative nazionali;
  • il governo regionale si impegna, anche avvalendosi dei fondi straordinari messi a disposizione per far fronte all’emergenza COVID, a garantire il sostegno economico a ciascuna struttura residenziale e semiresidenziale per anziani e disabili, attiva nella Regione e con bilancio in regola nell’esercizio 2019, in modo che nessuna di queste si trovi nella condizione di dichiarare fallimento, con conseguente svendita al mercato privato, a causa delle minori entrate e dei maggiori oneri dovuti.

Certi di incontrare il dovuto e pronto accoglimento, nello spirito e nella sostanza, delle richieste formulate, le organizzazioni firmatarie sono pronte a fornire collaborazione, se richiesta dagli organi regionali.

Firme degli Enti sottoscrittori in ordine alfabetico

 

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